INTRODUZIONE  STORICA


Il comunismo rappresenta una delle esperienze centrali nella storia del Novecento. Il comunismo è stato un moto rivoluzionario e un sistema statuale di potere. È stato un mito, una grande ideologia capace di mobilitare milioni di persone sul terreno antifascista, nelle lotte per la pace e la liberazione degli oppressi nel mondo fino a diventare il punto di riferimento di interi popoli che combattevano per la loro indipendenza nazionale dal colonialismo in Africa, Asia e America Latina. Di conseguenza il comunismo è stato e continua a rimanere una minaccia e un incubo per larga parte del mondo capitalista, reazionario e imperialista. Ma è sopratutto la storia dell'aspirazione universale di chi come me continua a credere di trovare nella applicazione dei principi fondamentali del comunismo il solo e unico modo per riuscire ad affermare il proprio ideale di uguaglianza, giustizia sociale e piena realizzazione della persona umana. Attraverso un lungo percorso espositivo  di oltre 200 quadri tematici, rarissimo materiale documentario e introvabili cimeli provenienti da ogni parte d'Italia e del Mondo questa Casa Museo si propone di indagare sulle origini, la storia, gli uomini e le donne che hanno pensato e agito di conseguenza. Il crollo dei regimi politici che si autodefinivano comunisti ci ha fornito la documentazione che in nome del Comunismo sono state commesse anche gravi deviazioni del pensiero marxista, e ciò è servito a negare validità all'ideologia comunista di cui, talora con biechi intenti propagandistici di segno opposto, è stata affermata e diffusa la grande menzogna dell'irrimediabile malvagità. La cruda realtà invece è che dopo la dissoluzione del comunismo sovietico la ricchezza è diventata sempre più oligarchica e si concentra nelle mani dell'1% degli abitanti del pianeta mentre la povertà cresce a dismisura. È un mondo che le sciagurate guerre imperialiste fatte in medio oriente dai presidenti guerrafondai americani con l'appoggio incondizionato dei falchi dell'ideologia neoliberista e degli speculatori finanziari ha reso profondamente instabile, causando la tragedia di masse di profughi che privati delle loro patrie oramai distrutte cercano disperatamente accoglienza in un Europa che a parole si dice civile e democratica ma che nella realtà alza contro di loro solo inutili muri e anche più orribili pregiudizi razziali.  Un mondo dove la xenofobia, il razzismo e il fascismo si stanno diffondendo in forme sempre più manifestamente violente e preoccupanti.

Un mondo senza l'utopia comunista è certamente un mondo disilluso ma è veramente un mondo migliore?